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Commenti al testo di Ivan Pozzoni
Il medico dei matti

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 Ivan Pozzoni - 09/03/2018 02:47:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

Comunque sono a 18.100.

 Ivan Pozzoni - 09/03/2018 02:37:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

Calcio come un somaro, sai.

Giosuè, poeta moderno e grande - non ramingo, affamato, ospite di caprai, come l’antico Omero; ma (ohimè!) commendatore lucido e rotondetto nelle corti e tra i ben nutriti- maravigliato dal mio guardare attonito chiesemi con dolcissimo suono di rime:

Oltre la siepe, o antico paziente, de l’odoroso biancospino fiorito,
che guardi tra i sambuchi a l’oriente con l’accesa pupilla inumidita?”
Io non guardo all’oriente, o poeta, ma guardo al mondo che è del tutto ... disorientato.

Guardo a questa matta popolazione di asini divisa in due categorie: gli asini da soma; e gli asini d’oro.
I primi vanno ai campi; i secondi stanno alla greppia.
I primi portano la farina; i secondi ... la mangiano!
Guardo al fenomeno curioso, e ne penso la causa: perché tutto ciò?
Perché i primi hanno il basto; e i secondi ... il bastone.
Oh vivaddio ... basta! Io, nato fra gli asini da soma, non penso l’ardente Arabia e i padiglioni di Giob,
ma penso, per Giobbe! che è ora di finirla, e col primo vagito mando un raglio di ribellione:
compagni di fatica! sprangate a calci a destra, a sinistra ... e al centro!
Buttate il basto! E frantumate il bastone!
Per tutti la fatica! Per tutti la farina!

[da Prendendo il trotto, L’Asino, n.1/1892]

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